giovedì 20 aprile 2023 - 11:47:39
Caro Presidente,
Gentili Consiglieri,
ci tengo, pur nella distante modalità in videoconferenza, a portare un saluto a Voi tutti e a ringraziarVi, oltre per le vostre parole di stasera che mi hanno commosso, per il lavoro svolto insieme nell’interesse della nostra Cesano. Sono stati anni intensi e, comprendendo il primo mandato, ricchi di battaglie e anche caratterizzati da alcuni momenti di accesa tensione. Chiudo però con grande serenità e senza rancori di nessun tipo, lasciando qualsiasi malumore al campo della tanta politica lasciata alle spalle, senza mai interessare il livello personale.
Auguro a voi tutti di poter proseguire al meglio nella preziosa attività istituzionale e nel costante coinvolgimento di quest’aula e delle discussioni che in essa hanno luogo rispetto alla cittadinanza, con la preoccupazione di favorire sempre la partecipazione, a maggior ragione in un’epoca come questa in cui i sistemi democratici, anche a livello locale, mostrano segnali di debolezza, di disaffezione, di disinteresse.
Un sentito ringraziamento a tutti i lavoratori del nostro comune con cui ho potuto condividere dei tratti di strada, inclusi coloro che oggi sono alle dipendenze dell’INPS, a chi ha fatto scelte diverse e se n’è andato optando per altre esperienze, dei tanti giovani da poco in ruolo con cui la collaborazione è stata appena accennata. Se siamo riusciti a fare tanto in questi anni, se abbiamo declinato le nostre idee in azioni lo dobbiamo al loro lavoro e alla pazienza più volte dimostrata di fronte alle pressanti richieste mie in primis, della giunta e della cittadinanza stessa: non dimentichiamo la rilevanza che hanno assunto i social, proprio in questi due mandati, che hanno sconvolto le metriche del far politica.
Proprio ai dipendenti comunali dico di credere nella centralità del lavoro che fanno: avere una pubblica amministrazione sana, efficiente e moderna è la premessa di qualsiasi forma di benessere e di sviluppo.
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domenica 06 novembre 2022 - 13:15:55
Un caro saluto a Voi tutti partecipanti alla ricorrenza del 4 novembre. Celebriamo l’Unità d’Italia e le Forze Armate.
In quel giorno del 1918 entrò in vigore l’armistizio di Villa Giusti che permise all’Italia di impossessarsi dei territori di Trento e Trieste e soprattutto mise fine per il nostro Paese alla Grande Guerra.
Ci tengo a ringraziare della loro presenza i soci dell’Associazione Combattenti e Reduci di Cesano, che al fianco dell’amministrazione comunale organizza queste celebrazioni, ed il Comandante Giovanbattista Rubino che attraverso l’Arma dei Carabinieri rappresenta tutte le Forze Armate e a cui rivolgiamo apprezzamento e stima per il prezioso lavoro svolto con continuità nel territorio e che rende Cesano più sicura, giusta e vivibile. Grazie anche ai ragazzi dell’Echo Aps e alla banda di Cisliano.
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giovedì 02 giugno 2022 - 13:12:42
Festa della Repubblica
Care Cittadine, Cari Cittadini, benvenuti a queste celebrazioni in cui festeggiamo la Repubblica, mirabile traguardo per la nostra Nazione. Rivolgo a voi un caloroso saluto, unitamente alle autorità civili, militari e religiose presenti. Ai nostri benemeriti e alle loro famiglie.
Il 2 giugno 1946, il referendum sulla forma istituzionale dello Stato bocciò la Monarchia, collusa con il fascismo e colpevole di aver portato l’Italia nelle due guerre mondiali, e premiò la Repubblica. Non fu una vittoria piena nei numeri perché diverse aree del Paese votarono comunque per la conservazione. Ma fu un’affermazione vera e quella scelta degli elettori consapevole e lungimirante: sotto questo aspetto possiamo dire di essere una democrazia compiuta e anche i più recenti sondaggi indicano chiaramente che gli italiani non hanno alcuna nostalgia del re.
Attraverso l’affermazione dei diritti, delle libertà e della pace la parola Repubblica recuperò il suo alto valore originario, dopo la torsione del concetto che il nazifascismo impose con la sciagurata tragedia della Repubblica di Salò, stato fantoccio al servizio dell’occupante tedesco.
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lunedì 30 maggio 2022 - 19:47:25
... ma che forse hai scritto su facebook
Non vi preoccupate. Non voglio convincervi ad utilizzare la bici se non ne avete voglia, nè ad apprezzare l'inserimento della ciclabile se non vi piace. Ci tengo però a riportare in asse alcune questioni su cui sento dire e leggo cose non veritiere e fuorvianti.
1) sgombriamo subito il campo dagli equivoci: sulla ciclabile non ci sarà alcun palo della luce. Non a caso verso la strada c'è il plinto che accoglierà il nuovo lampione: forse con un po' più di occhio e meno fretta di denunciare il mostro su facebook ci si sarebbe potuti arrivare. Siamo ancora in fase di cantiere, mi pare che lo si dimentichi. Pur non pretendendo le scuse, penso che km di tastiera per insultare progettisti e dipendenti comunali possano essere cancellati e al contempo potremo lasciare ai suoi tanti impegni il Gabibbo. Torno a dire: non deve piacere per forza. Ma invito ad emettete giudizi a cantiere concluso.
2) "la strada è così stretta che non ci passano due pullman". Falso. Almeno così sostiene l'ATM che dopo aver approvato il progetto su carta, oggi ha svolto la prova con due bus in presenza. Ci passano. La strada è pertanto adeguata al passaggio dei pullman. Anche contemporaneamente. Non dovrebbero sussistere pertanto problemi per le auto.
3) ci tengo ancora una volta a precisare che
la carreggiata non è stata ristretta per far posto alla ciclabile bensì per essere resa più sicura, in ottemperanza alle recenti modalità di progettazione degli assi stradali, in virtù chiaramente della loro categoria. Più una strada è larga, più è invitante per premere sull’acceleratore. E’ accertato. Nessuno si ricorda forse, ma negli ultimi anni abbiamo avuto in via Grandi alcuni gravi incidenti che hanno visto coinvolti dei pedoni. Forse a chi va esclusivamente in auto non interessa, ma preoccupa un'amministrazione comunale. Il restringimento della carreggiata è una soluzione proposta da molti esperti e potete trovarne ampio riscontro anche in rete e su riviste del settore (e
s. autoblog).
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lunedì 23 maggio 2022 - 19:34:46
Mi sarebbe piaciuto stamattina aprire con un mio scritto, o forse meglio post, per celebrare l’anniversario – il 30°! – della Strage di Capaci. Non ce l’ho fatta per via dei miei tempi: weekend densissimo, arretrati e stamattina un’altra biciclettata con alcune classi della primaria “Alessandrini”. Potrei cavarmela dicendo che ho partecipato a una serie di appuntamenti proprio per questa ricorrenza ed è vero, grazie al ricco palinsesto degli istituti “Righi-Falcone” e “GB Vico”.
Ma cavoli! Sono sindaco e da qualche mese consigliere delegato ad Ambiente e Legalità in Città Metropolitana di Milano! Devo. Certo che devo. Cesano Boscone, il Sud-Ovest. A maggior ragione.
Verrebbe da dire “con piacere”, ma non sarebbe veritiero. In realtà con sofferenza.
Sì, con sofferenza. Intanto, a me che (forse) sono ateo non piace celebrare i santi. I martiri tanto meno. E di certo Falcone e Borsellino (e le tante altre vittime della mafia) lo sono stati. Fu un sacrificio? Sì fu un sacrificio. Ma io non voglio ricordare il tritolo, il dolore, l’auto che salta in aria, le lacrime, gli anatemi.
Peraltro, sapendo di poterne essere vittima nelle prossime righe, odio “l’alluvione di retorica” sulla mafia, come ho sentito dire qualche giorno fa da Francesca Grillo. Il tema mi è particolarmente urticante quando ho sentito dire ad Attilio Bolzoni dire che uomini delle cosche avevano riempito i muri della zona di Capaci proprio della scritta “La Mafia è una montagna di merda”. Ecco, sarebbe un torto alla memoria.
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lunedì 25 aprile 2022 - 09:43:52
Care Cittadine, Cari Cittadini, benvenuti alle celebrazioni di questo 25 aprile così significativo. Un caro saluto all’Anpi, qui rappresentato dal presidente della nostra sezione Giovanni Bertolini, Leonardo Borrelli, agli agenti dall’Arma dei Carabinieri, ai rappresentanti delle forze politiche intervenute.
Credo sia inevitabile affrontare insieme la grande questione della guerra in Ucraina, ma consentitemi in primo luogo di rammendare che ricorre oggi l’anniversario della Liberazione e che dobbiamo mantenere fede prima di tutto a quell’esercizio di Memoria che questa giornata ci impone. Lo dobbiamo ai partigiani che insieme alle forze alleate e a una grande partecipazione popolare ci liberarono dall’occupazione nazifascista del Paese e dal duro ventennio della dittatura mussoliniana.
Un’Italia prostrata non solo dalla guerra ma anche dalla violenza e dalla prevaricazione del regime, dalle limitazioni delle libertà personali, dalle condizioni di povertà e malnutrizione in cui viveva gran parte delle masse popolari per effetto delle politiche messe in campo dal fascismo. L’Italia prima del secondo conflitto bellico era uno dei paesi più iniqui e corrotti d’Europa.
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giovedì 10 marzo 2022 - 16:56:24
Quando racconto dell’
Agenda dello Sviluppo Sostenibile che sto seguendo all’interno della mia delega all’Ambiente per Città Metropolitana, mi capita spesso di percepire un filo di diffidenza da parte dei miei interlocutori. In particolare, i temi ambientali non fanno parte delle sensibilità culturali di molti di noi e al contempo ragionare in modo critico su modelli alternativi di sviluppo è sempre stato visto come attività di nicchia di benpensanti, o forse di perditempo.
Fino a qualche anno fa, pur non facendo parte di questa schiera, ero comunque tiepido nei confronti di questi argomenti, perché venendo da studi scientifici, rilevavo in molti casi l’assoluta sconnessione dai dati, l’assenza di un metodo e derive sovente ideologiche.
Nel frattempo i cambiamenti climatici, le letture, l’impegno politico e l’insofferenza in particolare per alcune mostruosità del nostro modo di vivere – la densità abitativa, il consumo di suolo, l’inquinamento diffuso – mi hanno convinto che ci si dovesse impegnare in un profondo cambiamento degli stili di vita, dei modelli di produzione e di consumo.
I DGS
Pur tra notevoli criticità, i governi si sono dotati di strumenti per affrontare le sfide globali in cui siamo immersi e tra questi l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è tra i più rilevanti. Sottoscritta da tutti i paesi delle Nazioni Unite, prevede 17 SDGs (Sustainable Development Goals), 17 grandi ed ambiziosi obiettivi nei diversi ambiti che impattano la vita sulla Terra (dall’impegno per sconfiggere la fame e la povertà, all’accesso per tutti ad acqua sana, all’istruzione, all’impegno per la salute, per energie pulite).
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venerdì 10 dicembre 2021 - 16:09:30
Si sta ragionando nel merito del rilancio della scuola paritaria “Maria Bambina”.
Premesso che l’amministrazione cercherà di fare quanto nelle sue possibilità per lo scopo, credo che alcune riflessioni siano d’obbligo.
Il tortuoso cammino prende le mosse da un annuncio di chiusura da parte delle suore, segno delle difficoltà palesate nelle scorse settimane e della mancanza di una prospettiva ritenuta credibile da parte dell’ordine religioso che fornisse adeguate garanzie.
Il ridotto tempo a disposizione certamente non aiuta. E’ stato annunciato un Open-Day e a gennaio bisognerà ragionare di iscrizioni.
Per un quadro più completo si aggiunga che sul tavolo non ci sono, al momento, diverse alternative tra cui scegliere: la parrocchia sta lavorando a una proposta, nel segno della continuità della precedente esperienza e del suo “carisma”. Non è una critica, anzi ben venga che vi sia almeno questa disponibilità. Non era scontato. Però è giusto rendere il quadro in cui la parte pubblica è di fronte a un unico scenario, in cui non ha ruoli decisionali se non di supporto a scelte di terzi.
L’amministrazione comunale ha avuto una parte nel sensibilizzare rispetto alla rilevanza e al valore di questo plesso nel contesto locale. Probabilmente ha contribuito, nei giorni successivi l’annuncio delle suore e soprattutto grazie al consiglio comunale d’urgenza, a far desistere alcune prospettive di diversa natura circa il destino degli spazi.
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lunedì 06 dicembre 2021 - 19:20:16
Il 19 dicembre si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana.
Il Partito Democratico mi ha dato la possibilità di presentare la mia candidatura e ho voluto cogliere questa opportunità all’interno della lista “C+ Milano Città Metropolitana”.
Si arriva a questo appuntamento quasi sottovoce, in sordina, sicuramente sull’onda lunga della grande vittoria del centrosinistra alle amministrative di Milano. Eppure credo valga la pena aprire un dibattito sulla Città Metropolitana, sul suo ruolo e sul suo funzionamento, a maggior ragione per fare un bilancio delle due intere consigliature che si sono susseguite.
Credo sia il tempo di un progetto di radicale cambiamento di questa Istituzione.
L’attuale intelaiatura non è funzionale per le sfide dei prossimi anni e sono convinto che vada ridefinito e bilanciato il rapporto tra la città di Milano e i comuni della provincia.
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domenica 07 novembre 2021 - 09:14:05
Un caloroso saluto a voi tutti intervenuti a questa celebrazione, all’Associazione Combattenti e Reduci di Cesano, al Comandante Giovanbattista Rubino che oggi qui, attraverso l’Arma dei Carabinieri, rappresenta tutte le Forze Armate, e a cui rivolgiamo il nostro ringraziamento per il costante e discreto lavoro nel territorio a tutela della sicurezza, della legalità, dei cittadini, spesso intervenendo a difesa dei più deboli e degli indifesi in contesti di gravi crisi familiari e sociali.
Festeggiamo la ricorrenza istituzionale del 4 novembre, finalmente tornando in presenza, con il pubblico, la musica della banda e dell’associazione Echo ed avendo la piena possibilità di riflettere insieme su cosa questa data ha rappresentato e rappresenta per il nostro Paese.
Quel giorno, 103 anni fa, veniva ufficializzata la fine della Prima Guerra Mondiale in virtù dell’armistizio firmato qualche ora prima presso Villa Giusti a Padova. L’Italia vide riconoscere così l’annessione di Trentino, Alto Adige, Istria e Trieste, ma non di Dalmazia e Libia, come originariamente previsto nel Patto di Londra, l’accordo segreto stipulato con le forze della Triplice Intesa nel 1915.
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